Il taccuino, la strada per crescere creativamente

by Liana Zanfrisco

Il Movimento del Taccuino

Percorso di crescita creativa attraverso l’utilizzo di un taccuino

Hai mai pensato chi sono le persone che seguono il profilo di un artista?
Persone che amano l’arte…
Si, esatto… e poi?
Persone che vorrebbero veder sgorgare la creatività dalle loro stesse mani.
Interessante… e poi?
E poi niente, perché sanno di essere negate… non hanno tempo… con loro non ha mai funzionato…
Per loro, la creatività dura giusto il tempo di un workshop…
… forse sono anche scoraggiate da tutte le cose belle che vedono in giro… con un unico pensiero in testa:
io non riuscirò mai.


Come risvegliare la propria creatività con un taccuino

Con questo dialogo immaginario in testa, questa estate, pubblico sul mio profilo Instagram un post con un esercizio facile; uno di quelli che svolgo quando  ho tanta voglia di dipingere ma mi sento bloccata.
Un esercizio per scoprire il nostro segno unico e irripetibile, per svolgerlo, non è necessario essere un artista e il risultato è assicurato.
Sara di @_.lovingpaper._ se ne innamora,  ci prova subito e nel commento scrive:
” Un esercizio per ritrovarsi e sgomberare i pensieri, seguendo semplicemente il flow del cuore.”
In un messaggio mi dice che ne aveva davvero bisogno per riprendere, finalmente, i pennelli in mano…
Credo proprio che questo sia stato il momento preciso nel quale ho partorito l’idea del Movimento del Taccuino.
Il resto è un susseguirsi di eventi che mi portano, in poche settimane, a riunire intorno all’idea di un taccuino tante donne (… e sì, perché siamo in pratica tutte donne a parte Michele @Vidocdare) con un desiderio comune:

Risvegliare la propria creatività addormentata.

 

Il Movimento del Taccuino

Il Movimento del Taccuino è un percorso per far nascere o risvegliare la propria creatività addormentata.
E’ un percorso creativo attraverso l’utilizzo di un taccuino.
E’ gratuito e lo sarà per sempre.
Abbiamo cominciato il primo settembre, ma chiunque può aggiungersi al gruppo in qualsiasi momento.
Non è necessario essere artista o avere una formazione artistica, al contrario è indirizzato sopratutto a persone che non lo sono affatto.
Se lo desideri, puoi unirti a noi. Lascia un messaggio, scrivi una mail o lancia un razzo, noi ti avvisteremo e riceverai subito il PDF gratuito con i primi passi per cominciare.

 

Chi siamo

Continuano a essere perlopiù donne, perlopiù non artiste. Persone che nella vita fanno tutt’altro e soprattutto, fanno poco per se stesse ma hanno tanta voglia di cambiare, determinate ad ascoltare il loro bisogno di creatività.
Riprendere a fare con le mani e con la mente, è priorità assoluta.
Ci incontriamo su Instagram. Pubblichiamo regolarmente sui nostri rispettivi profili le pagine dipinte dei nostri taccuini.
Tra di noi non c’è competizione. I lavori degli altri non ci scoraggiano, ci ispirano, questo è il nostro motto.
C’è sinergia, come tra compagne di scuola. Ci incoraggiamo a vicenda, accogliamo con interesse e profonda gioia ogni nuovo disegno perché sappiamo quanto sacrificio c’è dietro quell’ora che abbiamo deciso di ritagliarci, di solito la sera.
Ci motiviamo, perché è di questo che abbiamo bisogno. Critiche sterili non ci servono, abbiamo già tanto da fare con il nostro giudice interiore.
Su Instagram nelle mie storie in evidenza troverai tutto quello che ho pubblicato dal primo settembre a oggi sul taccuino.
Ogni foto è accompagnata dall’hashtag #ilmovimentodeltaccuino così digitando il nome nella barra di ricerca su Instagram, ci trovi tutte unite sotto un solo tetto e questa cosa ci piace molto.

Chi fa con le mani non pensa, attiva aree remote del cervello e attivandole, il cervello si rigenera.  (Raffaele Morelli)

 

Per me il Taccuino è

Adesso lascio la parola alle amiche che hanno già cominciato  il Percorso del Taccuino con i racconti della loro esperienza e le immagini dei loro quaderni.

Romina @chamilitoshome

Siamo pieni di un mondo creativo al quale raramente diamo voce.
Questo percorso si è dimostrato diverso dalle altre cose che ho fatto, nel lavorare mi sento serena, mi diverto, mi rilasso… mi sento più libera.
Ho capito perfettamente lo spirito del taccuino … qui si sperimenta… si fa ricerca.
Tutto quello che ho fatto e che sto imparando in questi giorni, mi ha già arricchita tanto, lo vedo plasmato non solo sul taccuino, ma anche nel quotidiano e ne sono felice.
All’inizio non mi riconoscevo in questi segni, mi erano estranei e non li accettavo.
Ho sempre voluto disegnare cose molto diverse, questo tipo di lavori non mi è passato mai per la mente e adesso che li faccio, ho scoperto un mondo in cui mi trovo bene.

Sara @_.lovingpaper._

Per me il taccuino è scoperta, approfondimento, meditazione, esperimento, comunicazione.
Io avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse a sbloccare i punti giusti, perché questa parte prettamente artistica, assolutamente fuori dalla mia confort zone, l’avevo proprio chiusa in cantina.
Il mio piccolo piacere giornaliero, senza belle, né brutte, di getto sul foglio, senza poter correggere, senza poter strappare.
Ci saranno cose belle e cose meno belle. Sarà un percorso per rianimare la “creatività” e dialogare con lei.
Due anni fa ho fatto un corso d’illustrazioni per l’infanzia. Una volta a settimana avevo uno spazio per creare che mi ha subito aperto il cuore e la mente e mi ha fatto capire quanto per me fosse necessario… perché da moglie e da mamma lo avevo completamente dimenticato.
Poi però il corso è finito ma io ho ancora bisogno di una “guida” per imparare e soprattutto per condividere, per chiarirmi, per approfondire (…)
Era da tempo che volevo fare questa cosa del taccuino, non è mai andata a buon fine… iniziavo e poi mi perdevo lungo la via.

Taccuino di Romina
Taccuino di Sara

 

Manuela @unangoloinblu

Disegnare? Chissà se lo so fare ancora …
Sono rimasta molto colpita da questo evento, vorrei partire da qui per trovare lo spazio che ho perduto.
L’introspezione porta sempre a una conoscenza di sé e attraverso la materializzazione fa vedere sul foglio ciò che avviene all’interno.
Sarà sicuramente produttivo, conoscendomi, credo mi aiuterà, da giovane quando prendevo in mano i miei colori, mi sentivo subito bene.

Patrizia @bacodaseta_

Per me il taccuino è l’incontro con una me sconosciuta.
Voglio scoprire che cosa è quel fuoco che ho dentro da sempre, che ho usato certo in altri modi ma che ora ha bisogno di uscire e vivere di vita propria.
Attraverso il taccuino arriva l’ossigeno alla bambina che c’è in me.
Il taccuino è solo un mezzo, mi dico, non deve esserci attaccamento al risultato altrimenti si vanifica l’effetto.

Taccuino di Manuela
Taccuino di Patrizia

 

Elisa @luccheseelisa

Per me il taccuino è  un posto in cui essere me stessa, dove mi sento accolta e accompagnata, un posto dove possono succedere magie.
Il taccuino mi porta a veicolare qualcosa che ho dentro e sapere che ora c’è un posto (prima assai personale e critico, la mia testa) dove riesco ad ascoltarmi e a tratti vedermi, (come succede al narratore fuori scena), mi commuove.

Ilenia @bluverdemare

Grazie per questa bellissima iniziativa, uso la tecnica degli acquerelli che non adoperavo da tanto tempo perché mi fa sentire libera e fluida.
Mi piace tantissimo questa occasione. Cercavo da tempo qualcosa per liberami e riprendere pennelli e colori, buttando fuori tutto quello che ho dentro.

Taccuino di Elisa
Taccuino di Ilenia

 

Angela @angelassoreta

Per me il Taccuino è il Mo(vi)mento che va dalla mente al cuore, un giardino coltivato con cura.

Claudia @lartedifiorire

Per me è una stanza dove giocare e il gioco è spostare più in là,  ogni giorno, le sue pareti.

Taccuino di Angela
Taccuino di Claudia

 

Miriam @paternostermiriam

Per me il taccuino è luogo d’incontro, dove lo scambio arricchisce e nutre le idee.
Trovo molto importante l’aspetto intimo del taccuino come momento personale d’incontro con il nostro io, ma allo stesso tempo l’aspetto della condivisione e quindi l’incontro con gli altri.
La cosa che preferisco del movimento del Taccuino?
L’idea di confrontarsi sul processo creativo, ne ho davvero bisogno.
“Il tempo necessario per ogni disegno è il tempo che abbiamo a disposizione.”
Questa è la frase del Manifesto del Taccuino che mi è piaciuta di più.
Credo che noi donne abbiamo un pessimo rapporto con il tempo, soprattutto quello da dedicare a noi stesse che sembra sempre rubato e genera sensi di colpa.
Invece dobbiamo prendercelo questo tempo, anche poco, senza ansie da prestazione o da risultato.
Il Movimento del Taccuino è un incontro dentro e fuori di noi.

Annalisa  @ammuina

Per me il taccuino è un rifugio senza regole dove tutto è permesso.
Questo esercizio mi serve molto, sono sempre ipercritica con quello che faccio.
Con il disegno dal vero, poi, mi sono sempre sentita a disagio cosa che mi ha condizionata e bloccata mentalmente.
Quando è iniziata l’avventura del taccuino mi sembrava fatta apposta per me… un po’ come quei messaggi che ti arrivano al momento giusto.
Di taccuini ne ho anche troppi, non ne comprerò altri finché non li riempio tutti!

Taccuino di Miriam
Taccuino di Annalisa

 

Orietta @declarat_ori

Per me il taccuino è una sfida, un posto per scoprire i miei limiti e superarli.
Non sono né artista, né grafica ma amo disegnare.
Mi piace il movimento del taccuino perché attraverso le sue pagine mi posso immergere nella mia tensione creativa, sempre messa da parte.
Ho un animo artistico che mi accompagna dall’infanzia, ma non l’ho mai coltivato. Ho fatto scelte di vita che non ne hanno tenuto conto, eppure il bisogno di esprimermi anche attraverso arti manuali mi preme spesso.

Michele @vidocq_82

Le mie cose rispetto alle altre mi sembrano un po’ troppo dark ma è ciò che sento e mi piace potermi esprimere liberamente, senza vincoli.
Sono un autodidatta, appoggio moltissimo il Movimento del Taccuino perché credo che l’arte sia libertà e non debba essere vincolata a regole che spieghino come si debba disegnare.

Taccuino di Orietta
Taccuino di Michele

 

Maria Chiara @mariachiara_tiboni

Credo che questo movimento abbia aperto delle porte un po’ magiche ed è molto bello come Instagram stia diventato uno spazio per condividere davvero qualcosa e non solo per mostrarsi e mostrare.
Personalmente penso che mi stia aiutando a trovare qualcosa che cercavo da tempo. Ha aperto una strada.
Già il fatto che riesca a lavorare costantemente è un grande regalo. Riconoscere a questo lavoro importanza e dignità quotidiane e non lasciarlo in basso nelle priorità delle cose da fare, perché non mi serve a portare il pane a casa, é una sfida che voglio combattere. Mi sono imbattuta in questa iniziativa nel momento giusto!

Floriana @artisticollages

Stare sul taccuino è un esercizio di riordino ed elaborazione. Il taccuino è diventato il mio prezioso amico.
(…) Mi si è aperto un mondo.

Taccuino di Maria Chiara
Taccuino di Floriana

 

Giulia @serritelligiulia

Il Movimento del Taccuino mi sembra un’occasione per riprendere in movimento mano, occhio e anima.
Qualche volta faccio fatica a lasciarmi andare perché mi giudico, ma perlopiù mi rilasso e mi diverto, è un ottimo esercizio. Era quello di cui avevo bisogno!
Grazie ancora per questa occasione di scambio di pensieri e immagini!
E’ un piacere condividere questa esperienza.

Myriam @my2505

Per me il taccuino è una coccola quotidiana. Un piacere che mi concedo tutte le sere, a volte per pochi minuti, altre volte per ore intere.
Mi piace pensare che resteranno e che li potrò sfogliare tra qualche tempo… ricordando questi momenti che sembrano così veloci… tanto da doverli catturare in qualche modo.

Taccuino di Giulia
Taccuino di Myriam

 

Pia @mapi_cesco

Per me il taccuino è un pulire la mente, estraniarsi, sentirmi un’altra dimensione.
In arte succede spesso di sentirsi legate a persone unite dallo stesso spirito creativo, guarda noi, mi sembra di conoscerti da sempre.

Chiara @tadaaa_handmade

Il disegno induce la mente creativa a esplorare i propri meccanismi. Disegnare dischiude il cuore del pensiero visivo, risveglia magicamente l’immaginazione. Disegnare è un atto meditativo (Edward Hill.)

Taccuino di Pia
Taccuino di Chiara

 

Carmen @coloridicarmen

Per me il taccuino è gioia!
Sono molto felice di partecipare, guardo il mio taccuino, mi piace toccarlo e per la prima volta, mi sento autorizzata a fare  quello che gli altri definivano scarabocchi, mentre io, timidamente, pensavo  fossero disegni astratti.

Miriana @mahrajina

Mi piace ricevere consigli e sentirmi parte di questo gruppo di persone che ha intrapreso un percorso creativo (non per obbligo).
Non sono molto brava a fotografare e a postare regolarmente. Ma non mi scoraggio, anche se confesso di non essere molto estroversa.

Taccuino di Carmen
Taccuino di Mirian

 

Carlotta @carlotta_meraviglia

Mi stupisce sempre come poche righe possano sembrare qualcosa di interessante…

Valeria  @rosaeturchese

Il taccuino è in un angolino del tavolo, ben visibile però.
Le pagine del mio taccuino sono come palette di colore… quando trovo tinte che mi piacciono proseguo nel taccuino in modo libero… non so ancora dove mi porterà ma continuo ad esplorare.

Taccuino di Carlotta
Taccuino di Valeria

Sara @sara_carallo

Decisivo è stato per me il primo incontro del taccuino nello studio di Liana, lo scorso 12 ottobre. In quell’occasione ho imparato tante cose ma soprattutto ho trovato uno stimolo a riprendere il taccuino.

Eleonora @madebyeleonora

In verità avevo già iniziato l’anno scorso ma senza un metodo, senza kit, così a casaccio, adesso voglio farlo bene!

Taccuino di Sara
Taccuino di Eleonora

Dicono di noi

Marina @marinacasale78 Questa iniziativa mi sembra bella e stimolante per chi come me ha deciso di esplorare le proprie capacità creative in tante forme sperimentate in passato e poi accantonate per vari motivi.

Miria @manzana3018 Nel disegno non ero brava ma la voglia di creatività è sempre tanta. Devo ancora trovare il coraggio di cominciare, però ho trovato il taccuino.
Terrò il taccuino in borsa e ti prometto che lo userò, magari con un misto di parole, che mi sono più congeniali e disegni, che mi bloccano tanto.

Moira @moira_moirae Da bambina disegnavo molto. Per tutti gli anni di università ho sempre disegnato, ma poi con il computer e i programmi dedicati al disegno, con difficoltà ho preso una matita in mano. E’ tempo di riequilibrare le cose.

Marta @maratsantoprete Ho ricominciato a disegnare cornicette… come da bambina.

Tiziana @ti.gillino.un.cuore.verde Ho deciso, ci provo ad unirmi a voi, veramente è un po’ che ci penso e sarà meglio che mi dia una svegliata…

Emilia @mailyme Per me il taccuino è un ritrovare la me bambina, quando tutto era ancora semplice e facile.
Il Movimento del Taccuino ha permesso ai miei pasticci di venir fuori. A scuola pasticciavo sempre. Il retro dei miei quaderni era pieno di scarabocchi. Mai mi è venuto in mente che potessero avere una loro collocazione… una loro importanza… addirittura un taccuino.

Antonella @soloanto76 Non mi ritengo un’artista. Ho un grosso blocco ma vorrei riprendere a dipingere ad acquerello. Il censore mi massacra. Da un po’ di anni mi dedico alla pittura intuitiva e da diversi mesi faccio fatica pure con quella… anche per penuria di tempo.

Monica @monicatre Scorrendo le immagini della galleria #ilmovimentodeltaccuino l’ansia da prestazione si è fatta viva subito, con conseguente blocco.

Rossana @rosnicolo Mi sembra un progetto bellissimo, vorrei provarci anche io. Il materiale non mi manca. Ci vorrebbe la costanza e poi ci si perde tra mille impegni. Lo inserisco fra i miei buoni propositi settembrini.

Cosa non è Il movimento Del Taccuino

Il Movimento del Taccuino non è un workshop dove s’impara una tecnica.
Non ci sono persone che insegnano e persone che passivamente imparano.
Romina di @chamilitoshome in un suo post lo spiega perfettamente:
Liana (cioè io) non fa video tutorial per insegnare a dipingere ma piuttosto ci sprona a ricercare la creatività nel nostro profondo.”
Si, credo sia proprio questo il senso del nostro stare insieme.
Ho sempre avuto un grande interesse per la creatività e per i meccanismi con i quali si dispiega in alcuni  e si nasconde in altri.
Sperimento io stessa modi e tecniche affinché chiunque possa conquistare la medesima libertà creativa degli artisti.
Se non vogliamo essere delle copie, dobbiamo attingere alla nostra sorgente quella che ci determina che fa si che siamo ciò che siamo: unici e inimitabili.

 

Il guardiano della soglia

“La perfezione non è un’arma che ci protegge ma uno scudo che ci nasconde.” Arli @donnaincarriera

Il problema è che siamo stati educati con il mito della perfezione.
In famiglia, a scuola siamo sempre giudicati secondo gradi di perfezione.
La perfezione va a braccetto con un altro concetto alquanto indigesto: la punizione.
Ecco che tra perfezione e punizione muoviamo i nostri primi passi.
Il punto è che per lavorare al taccuino dobbiamo fare quello che ci viene facile.
L’dea di perfezione e punizione è d’intralcio e dobbiamo librarcene.
Ascolta la tua voce interiore invece di farti guidare da quella degli altri, farai la cosa giusta per te e ne sarai felice.

 

Se desideri anche tu fare parte di questa rivoluzione silenziosa, a colpi di pennello e per scudo solamente un taccuino, scarica il PDF gratuito e comincia subito.
Ti aspetto su Instagram.

la mia firma

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24 comments

Orietta 23/10/2019 - 18:28

Questo articolo è meraviglioso, l’impegno e la puntualità di Liana di ascoltarci, conoscerci e consigliarci traspare benissimo in questo testo.
Il Movimento del taccuino è davvero una rivoluzione, un processo comune ma individuale, un viaggio alla scoperta del nostro io creativo, quello che si manifesta da bambini, con assoluta naturalezza e voglia di esplorare, senza temere alcun giudizio. Ecco, questo è quello a cui aspiro mentre riempio le pagine del mio taccuino: espressione libera senza paura di essere giudicata, in primis da me stessa. Ringrazio Liana per questa grande opportunità e consiglio a tutti di intraprendere questo percorso.

Reply
Liana Zanfrisco 23/10/2019 - 18:57

Cara Orietta,
ti ringrazio molto, soprattutto per esserti voluta mettere in gioco, perché di un gioco si tratta ma di un gioco serio, in quanto ha a che vedere con la parte più profonda di noi stessi.
Lì in fondo, siamo tutti rocce e fragilità.
La cosa bella di questo lavorare insieme è che ognuna di voi sta aggiungendo valore al progetto.
Con i tuoi ritagli di carte colorate sfumate ci hai aperto nuove strade e visti i tuoi risultati, non abbiamo timore a percorrerle.

Reply
Bacodaseta Pat 23/10/2019 - 20:28

È stupendo, con la tua grande anima di artista allarghi le braccia senza volere nulla in cambio ed hai fatto della tua generosità un MOVIMENTO! Questo taccuino è pedagogico, nutriente, istruttivo, liberatorio e tentatore!
Ci insegna Ma cosa? Ad amare un semplice segno che non sapevamo di saper fare.
Ci nutre perchè ogni volta ricarica il nostro spirito.
Ci istruisce guidandoci attraverso il tuo appoggio e le condivisioni di tutti noi ( fa ben più che istruirci al disegno istruisce la nostra autostima a non temere a non bloccarsi)
Ci libera quando emergono nuove strade da seguire, esperimenti e sogni che vediamo realizzare, senza attaccamento al risultato.
Ci tenta col suo richiamo, come un vecchio amico ci chiama durante giornate sature di pensieri e fatiche, al nostro momento intimo dove incontriamo prima noi stessi come in una seduta dì mindfulness, e poi ad incontrare pensieri e nuove vedute s/viste s/bircia e s/cambia come insegna Liana, come mettono in pratica le amiche del taccuino… in tutto questo che aggiungere se non GRAZIE?

Reply
Liana Zanfrisco 23/10/2019 - 21:03

Cara Patrizia,
ho capito che definirsi un artista è sempre una gran parola, io preferisco dire che tento di fare arte… ebbene sì… da una vita…
La creatività l’ho sempre concepita come forma di dono e relazione tra le persone… tu dici: “… senza voler nulla in cambio…” e ti pare poco sentirsi parte di una comunità di persone affini?
In queste settimane mentre io guidavo voi verso il taccuino, voi guidavate me verso il mio. Qui non c’è nessuno che insegna e altri che passivamente imparano. Voglio immaginare che ci stiamo creando un angolo di paradiso per imparare e crescere attraverso l’arte… il mondo che ci sembrava precluso diventa accessibile quando si hanno chiavi per entrare.

Reply
Sara / lövingpaper 23/10/2019 - 21:25

Il tempo necessario per ogni disegno è il tempo che abbiamo a disposizione.”

Anche per me questa è stata la frase in cui più mi sono riconosciuta “nel posto giusto” nel posto/tempo su misur per la mia creatività.. Che è e sarà elastica.. A volte si allargherà.. A volte si ristringerá.. Ma grazie a questo percorso, che spero di coltivare per sempre, ci sarà un taccuino (quanto meno) che accompagnerà i mutamenti della mia creatività. Liana e tutti voi.. Il nostro è stato davvero un incontro felice! E per chi ancora tentenna… Salite su questo treno che vi porterà a delle mete inaspettate e meravigliose! Grazie Liana per questa tua generosità che ci abbraccia tutti sotto questo meraviglioso tetto

Reply
Liana Zanfrisco 23/10/2019 - 22:06

Cara Sara, ognuna di voi sta contribuendo con lavori di estremo valore allo sviluppo di questa idea che ormai è un’idea condivisa. Una delle cose che piace di più a me sono anche le vostre riflessioni sotto i post delle altre amiche del taccuino. Instagram sta diventando con voi un luogo di riflessioni non banali per chiunque abbia voglia di veder crescere la propria creatività. Pagina dopo pagina ognuna in base ai propri tempi state imparando ad elaborare sogni impossibili.

Reply
Angela 24/10/2019 - 6:24

Le cose hanno un’anima e da quella ne prendono i tratti. Il Movimento del taccuino ha l’animo della nostra Liana che ha permesso ad ognuna di noi di rotolarci in un prato d’erba, di respirare a fondo l’odore del mare, di camminare senza meta, ha stretto un patto tra Creatività e Libertà, permettendoci di rigenerarci ad ogni nuovo disegno e incoraggiarci guardando quello delle altre.
In questo cerchio di emozioni colorate dove il mio “sbircia e s-cambia” ha generato un viaggio di ricerca di me attraverso me stessa.
Grazie Liana per questo bellissimo viaggio.

Reply
Liana Zanfrisco 24/10/2019 - 16:24

Ma pensa che stupidi siamo stati …c’è un prato d’erba su cui rotolarsi, ci sono spazi aperti in cui respirare a fondo l’odore del mare e camminare senza meta… e noi per molto li abbiamo ignorati…
Forse è stato proprio questo il motore che mi ha spinta a realizzare questo progetto… l’idea che l’esperienza creativa vissuta in solitaria o sotto i riflettori di un museo rigenera lo spirito e ci strappa dalla solitudine, riconnettendoci alla parte più bella di noi.

Reply
Miriam Paternoster 24/10/2019 - 11:24

L’ aspetto più salutare del taccuino è proprio quello di scardinare il mito della perfezione di cui siamo tutti un po’ schiavi fin dall’infanzia. Dici bene Liana quando poni l’attenzione sulla cosa giusta da fare per me, spostando l’attenzione da quello che si deve fare in modo perfetto a quello che ci viene facile e quasi naturale. Credo che il rapporto creato con te come donna, amica ma soprattutto artista ha scardinato completamente la mia relazione con gli artisti e l’arte. Ho sempre visto gli artisti con venerazione, dal basso verso l’alto, con quel misto di senso di colpa e inadeguatezza che mi dice “non sei all’altezza”. Nonostante i miei studi artistici e nonostante che io l’arte la insegno ai ragazzi, ho sempre vissuto con fatica il fare arte e non ho mai esposto o mostrato quasi nulla, ma con te Liana e col taccuino si è ribaltato tutto. Grazie

Reply
Liana Zanfrisco 24/10/2019 - 16:12

Cara Miriam,
pensando di scrivere questo articolo, una cosa è stata subito chiara… riportare le vostre posizioni.
Ognuna ha indicato il proprio blocco, la cosa che per troppo tempo l’ha tenuta distante da ciò che ora sembra veramente essere pura gioia, come dice la nostra Carmen…
I blocchi hanno mille facce, sono imprevedibili ci rendono inadeguati, non ci fanno sentire all’altezza quando avremmo tutte le carte in regola per esserlo… e allora cos’è che ci ferma? Cos’è che ci limita?
La risposta sembra esser nel taccuino (e non come metafora)… ma proprio in quell’oggetto che ormai amiamo tenere i mano tanto pianto disegnarci dentro.

Reply
Romina 24/10/2019 - 14:31

Cara Liana, ho letto con attenzione il post ed è veramente eccezionale, è una grande emozione guardare tutto quello che in meno di due mesi “Il Movimento del Taccuino” ha generato, sono molto felice di essere una piccola parte di questa meravigliosa rivoluzione creativa. E seppure tu insista che non ci sarebbe niente di tutto questo senza di noi, che abbiamo risposto al tuo invito, non ci sarebbe neanche senza di te, che con grande passione e umiltà ci guidi e ci incoraggi nel nostro percorso.
Grazie di cuore a te e a tutti quelli che ne fanno parte!

Reply
Liana Zanfrisco 24/10/2019 - 15:44

Cara Romina, qualcuno deve pur cominciare e questa volta ho cominciato io. Ultimamente leggendo i vostri commenti sul mio Instagram, mi sembrava di sentirvi veramente dire… vorrei farlo anch’io… vorrei provarci anch’io… forse ho saputo interpretare questa esigenza… o forse dipende dal fatto che veramente credo che ognuno possegga un proprio segno che aspetta soltanto di essere rivelato… e poi dobbiamo scegliere se dare voce anche al bambino che c’è in noi o lasciarlo inaridire in uno spazio dove gli adulti sono adulti e i bambini, bambini.

Reply
Sara Carallo 24/10/2019 - 22:27

Cara Liana, sono così felice di far parte di questa straordinaria comunità di artiste e creative… in un mese ho imparato tantissimo da tutte voi, ho esplorato la mia creatività e ho scoperto nuove prospettive. Grazie per aver risvegliato in tutte noi l’arte! Il movimento del taccuino è diventato un momento importante della giornata, si perché anche se non disegno tutti i giorni, mi piace comunque sfogliarlo e osservare i disegni fatti. È ormai un rito quotidiano… li guardo e rifletto sul percorso fatto e anche se non ho lo stimolo di creare qualcosa di nuovo mi sento comunque felice!

Reply
Liana Zanfrisco 24/10/2019 - 22:37

Ne sono felice, cara Sara, questo è l’effetto del taccuino, intendo proprio dell’oggetto taccuino. Lavorare in quaderno è diverso.
In un quaderno afferriamo di più il senso del temo, la storia che inevitabilmente raccontiamo.
Ogni disegno conserva sempre qualcosa di quello passato e porta in embrione quello futuro…e quando lo tocchiamo o lo sfogliamo ci parla e ci dice lui come andare avanti.

Reply
Claudia Brunetti 26/10/2019 - 7:36

Fin dal primo istante in cui ti ho sentita parlare del taccuino, mi sono innamorata dell’idea e di quello che avrebbe potuto portare nella mia vita. Non avrei mai immaginato che, da una pratica così semplice, potessero nascere tante riflessioni, spunti, idee e parti di me che se ne stavano nascoste chissà dove. Mi sento molto grata per averti incontrata sul mio cammino!

Reply
Liana Zanfrisco 26/10/2019 - 19:12

Hai parole molto generose, cara Claudia.
Io, il taccuino l’ho scoperto tanti anni fa all’Accademia, attraverso il mio grande Maestro Giampaolo Berto. Ho avuto altri maestri in seguito ma nessuno come lui ha trasformato la mia idea di percorso artistico. Con il tempo, attraverso periodi anche burrascosi ho scoperto in questa pratica non solo un’isola felice ma la possibilità di rinascere ogni volta più forte di prima.
Felice taccuino a te che ti sei offerta senza riserve a questa esperienza.

Reply
Manuela unangoloinblu 30/10/2019 - 17:35

Vedere tutta questa creatività fa comprendere quante facce può avere la bellezza interiore, quanto sia meraviglioso lasciarsi andare e far fluire ciò che custodiamo dentro e non conosciamo. Non ricordavo di averti detto tutte queste cose è bello ritrovarsi in queste righe con la gioia di aver trasmesso una parte di me stessa anche se ho solo dipinto un lato del mio leporello, ma mi sento parte del gruppo in attesa d’ispirazione, aspetto l’onda favorevole per tuffarmi dentro.

Reply
Liana Zanfrisco 30/10/2019 - 23:28

Cara Manuela, le nostre conversazioni sono state molto più ricche… io le ho appena riassunte in queste poche righe… ma tu lo spieghi bene anche qui… c’è una parte che non conosciamo in noi e che quando viene fuori fa scintille.
Il vostro non essere artiste, rende i vostri lavori ancora più genuini, senza contare poi la capacità d’imparare, approfondire e smascherare il censore che dimostrate di avere.

Reply
ilenia galia 31/10/2019 - 8:56

Il movimento del taccuino è uno stimolo continuo a fare, a liberarsi, a rompere gli argini e straripare sul supporto tutte le emozioni e tutto quello che abbiamo dentro. Grazie a questo movimento ho incontrato virtualmente tante persone fantastiche, in primis Liana la fondatrice, che ha saputo instillare la voglia di credere in se stessi e mettersi in gioco, ci ha riunite in un gruppo che per me è un bombardamento positivo e proficuo di riflessioni continue, sempre in fermento.
Grazie Liana, per tutto questo, sono felice di fare parte del movimento.

Reply
Liana Zanfrisco 31/10/2019 - 11:02

Carissima Ilenia,
fai bene a sottolineare questo aspetto.
Stiamo tutti crescendo molto.
Essere artisti per professione non protegge dalle crisi anzi le acuisce.
Sono io per prima, a trarre vantaggio dalla vostra vicinanza e forza dal confronto quotidiano.
Non ho mai trovato un luogo nella vita reale e in rete dove nascessero spontaneamente tante riflessioni capaci di generare forza creativa per tutti.
Grazie ancora.

Reply
Barbara 16/11/2019 - 10:34

Ciao! Mi piace molto l’idea del taccuino, mi piacerebbe farne parte!

Reply
Liana Zanfrisco 02/01/2020 - 7:53

Cara Barbara,
ed io felicissima di poter dire ora che ne fai parte a tutti gli effetti e che con un tuo lavoro sei anche presente nel primo articolo sul Mvimento del Taccuino del 2020 …
questo è il link
Un abbraccio virtuale Liana

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Emilia Cherchi 02/01/2020 - 11:02

Che dire Liana mi lasci sempre senza parole.. Questo articolo rispecchia perfettamente te il nostro movimento, Bella la parola “Nostro” da’ uno stato di appartenenza,tu che con la tua generosità dedichi il tuo tempo a farci questi regali. Il taccuino per me è stata una scoperta fantastica.. Il mio professore di italiano tanti anni fa diceva, citando Pascoli, nn abbandonate il fanciullino che è in voi.. È per me è stato questo.. Ho ritrovarlo quel fanciullino, quello che scarabocchiava disegni da ogni parte.. Ora è cresciuto e li disegna nel suo taccuino.. Nn sempre mi piacciono, a volte il censore nn riesco a spegnerlo del tutto.. Ma nn demordo e ci riprovo sempre… Come per il collage lo sai per me è stato difficile, e lo è tuttora, ma nn mi abbatto e continuo… ❤️ Grazie Liana ❤️

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Liana Zanfrisco 03/01/2020 - 9:11

Cara Emilia, il movimento del Taccuino non potrebbe esistere senza di VOI… mentre disegno ci sono solo IO e il taccuino… ma come i libri possono sentirsi tali solo se letti, cosi i taccuini possono vivere solo se fogliati da tutti.
Il taccuino è un divenire ecco perché alla fine la pagina meno bella (per noi) può stare tranquillamente accano a quella bellissima… perché nel divenire accettiamo sia il bello che il brutto … è l’essenza stessa della vita.

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