A spasso per il mio sito

by Liana Zanfrisco

Buon martedì a tutti. Questo è il primo dei posti dedicati al mio sito.

Premessa: da sedici anni ho un sito nel quale espongo e archivio tutto il mio lavoro artistico.

Anche se questo spazio da qualche mese ha una nuova veste, in realtà è il seguito di quelli precedenti. Ho cominciato a documentare sistematicamente la mia attività artistica nel 2000 e il sito è stato fin da subito il mio archivio.

Questa di oggi è una visita virtuale attraverso le stanze (link) della mia casa (home).

Tutti i miei progetti passati li trovi cliccando su LAVORI.

Oggi ho scelto di parlarti di un video a cui sono molto affezionata: *Le rêve doré de Riri.

Viaggio nel sito di Liana Zanfrisco: Video "le Reve". Si vede un bambino che sogna.

Le rêve è stato il mio primo progetto alla Kunsthochschule di Colonia. E’ nato praticamente da se. Io allora abitavo ad Henri-Chapelle in Belgio e per raggiungere l’università dovevo prendere il treno da Aachen a Colonia. Durante questi tragitti tenevo un diario, nel quale quasi senza volerlo si è andato definendo questo video. Già da tempo avevo preso a catalogare i disegni per contenuto. Mi ero accorta di una cospicua serie di lavori incentrati sul tema del bambino.

Un bambino che sogna, che gioca, va a scuola,  è a casa: con i compagni,  i genitori…

Ho cominciato ad elaborare questi disegni al computer e in modo piuttosto naturale ho sviluppato una sequenza. Con l’aiuto dell’artista tedesca Claudia Schmitz che avevo avuto la fortuna di avere come compagna di corso e ora mia grandissima amica, abbiamo cominciato a montare il video composto da immagini statiche, ad alcune di queste Claudia ha aggiunto una piccolissima e inaspettata animazione e poi il sonoro: un collage di suoni, rumori e voci di chiara ispirazione surrealista. Non finirò mai di ringraziarla per avermi sostenuta e incoraggiata durante tutto il mio percorso scolastico alla KHM. “Senza di te Claudia non so come avrei fatto.”

Viaggio nel sito di Liana Zanfrisco: video "le Reve". Immagine surreale.

Mentre tra Henri-Chapelle e Colonia andavamo definendo con interminabili  e indimenticabili sessioni di lavoro il nostro video, io cominciavo a pensare alla proiezione finale.

Mi serviva qualcosa di più, di una parete bianca in uno spazio vuoto, volevo ricreare un ambiente che fosse più vicino possibile a quello di Rirì… perché contemporaneamente avevo anche dato un nome al bambino… allora mi viene in mente Rebecca Horn che in Kassel per Documenta aveva letteralmente ribaltato una classe di scuola elementare attaccandola al soffitto.

Mi ci voleva un banco di scuola

In che modo avrei integrato il video in un banco, non mi era chiaro, fin quando non trovo, in Belgio, ad un mercatino delle pulci, quello giusto.

Sul piano che si ribalta per contenere i libri degli scolari ho ricavato lo schermo. Per la proiezione al contrario, ho pensato di sistemare il proiettore in basso, dietro al banco, così il video sembra materializzarsi per incanto sul piano ribaltato.

Viaggio nel sito di Liana Zanfrisco. "Video Le Reve", anno 2002.

La realizzazione di questo progetto mi ricorda quanto sia importante lavorare in team.

Mi succedeva di arrivare al colloquio con i professori che mi avevano avallato il progetto: Valie Export, Dieter Jung, Thomas Schmitt (te ne ho parlato anche in questo articolo), con una matassa di idee completamente ingarbugliata, tuttavia attraverso l’analisi che ne facevano loro e la mia volontà di rivedere in questi incontri il tutto in modo obbiettivo, riuscivo sempre a

fare pulizia, eliminare il superfluo, il già detto, i compiacimenti, le vanità e gli eccessi di ego

nemici numero uno di un lavoro artistico.

*Ringrazio l’artista Evelin Stermitz che da molti anni ospita all’interno della sua piattaforma ArtFem.TV molti dei miei video.

o.

si vede un banco di scuola e una sedia davanti, sul piano ribaltato è proiettato un video.

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2 comments

Claudia Schmitz 29/03/2016 - 15:52

Grazie Liana für die Erwähnung! Immer gerne wieder!!!

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Liana Zanfrisco 29/03/2016 - 18:38

Liebe Claudia, das war ein wichtiger Moment für meine künstlerische Entwicklung, mit deiner Hilfe konnte ich wichtige Erfahrungen machen. Ich bin Dir ewig dankbar. Liana

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